Desirée Mariottini, Giorgia Meloni lancia l'accusa: "Perché l'ha uccisa il lassismo della sinistra"
La piccola Desirée è stata stuprata e uccisa. Sarà la magistratura, grazie al lavoro degli investigatori e delle forze di polizia, ad individuare tutti i colpevoli e si spera a dare loro una pena esemplare. Esiste tuttavia, nella triste vicenda di questa ragazzina, un altro livello di responsabilità, quello di chi ha contribuito a creare i presupposti di questa tragedia. Nonostante qualcuno, come mi aspetto, vorrà accusarmi di "sciacallaggio", voglio assumermi la responsabilità di parole chiare e scomode: Desirèe è stata uccisa una volta da un branco di vermi spacciatori, ma anche quattro volte dal lassismo della sinistra. Leggi anche: Meloni: "I partigiani a San Lorenzo contro il fascismo anziché per Desirée" Uccisa da chi promuove la droga, attraverso un martellamento scientifico che tenta di convincerci che drogarsi sia una forma innocente di svago, mentre le cronache, supportate dalle statistiche, ci raccontano sempre più di giovani vittime di overdose. L' eroina gialla, spacciata da bande di nigeriani, ha causato decine di morti negli ultimi dodici mesi, tra i quali Alice, 16 anni come Desirée, spirata nella desolazione di un bagno della stazione di Udine. Giovani uccisi da una sinistra che spaccia la cultura della morte e che in sei anni di governi filo-tossicodipendenze è riuscita a portare l' Italia tra le prime nazioni per il consumo di droghe in Europa. Desirée è stata uccisa da chi difende l' illegalità delle "zone franche", come quello stabile di San Lorenzo a Roma, come tutte le terre di nessuno che esistono in Italia, difese dai centri sociali e dall' ANPI, che scendono in piazza, non contro gli spacciatori che hanno ucciso Desirée Mariottini, ma contro la presenza dello Stato. A questa sinistra piace l' idea di uno spazio in cui lo Stato non possa entrare, perfino quando questo è diventato covo di spaccio e sede di violenza. Una rivendicazione politica e ideologica che spesso nasconde torbidi affari tra centri sociali, spacciatori e delinquenti vari. IMMIGRAZIONE Desirée è stata uccisa da chi ha favorito per anni l' immigrazione incontrollata in Italia. L' illegalità questa volta come "resistenza democratica", in nome dell' immigrazione di massa, sostenuta dal sindaco di Riace e da tutte le anime belle della sinistra. Per dirla con le parole del guru Saviano «centomila immigrati (clandestini) non sono un problema, ma un dono». A proposito del sempre loquace Saviano, aspettiamo ancora una parola su Desirée e su Pamela, anche lei drogata, violentata e uccisa da pusher africani, per spiegarci meglio questo dono. Desirée è stata uccisa, infine, da chi nega le evidenze statistiche che mettono in relazione l' immigrazione illegale di massa con l' aumento di un certo tipo di reati in Italia, la violenza sessuale su tutte. I dati del Viminale sono allarmanti: gli stranieri, che sono solo l' 8% della popolazione commettono quasi il 42% delle violenze sessuali, con una incidenza sconcertante per determinate nazionalità e in particolare proprio quelle prevalenti di chi è sbarcato sulle nostre coste negli ultimi cinque anni. Una vera e propria emergenze stupri da parte di stranieri che coinvolge ormai tutta l' Europa. Quella stessa sinistra che nega l' allungarsi nella nostra nazione dell' ombra della mafia nigeriana. Un giorno potremmo scoprire che molte delle violenze finite nelle cronache di questi anni, siano ascrivibili a pratiche tribali, stupri e omicidi rituali, tipici di organizzazioni criminali che abbiamo importato con i barconi durante l' ubriacatura dell' accoglienza per tutti. Per questo mi assumo tutta la responsabilità delle mie parole. Stiamo combattendo una autentica guerra per salvare i nostri giovani e sfido tutta la sinistra, compreso il M5S, a dire chiaramente da che parte intende schierarsi. Per la liberalizzazione delle droghe o con chi, come Fratelli d' Italia, sostiene che non esistono droghe leggere e pesanti, ma solo la droga, quella che rende schiavi e che uccide senza pietà? CENTRI SOCIALI A difesa delle zone franche dello spaccio e del degrado care ai dai centri sociali, o dalla parte della legge e dello Stato sgomberando tutti gli edifici occupati e portando la polizia dove oggi non può entrare? A favore dell' immigrazione di massa, come fenomeno ineluttabile e positivo per l' Italia, oppure per un controllo serio delle frontiere stabilendo che in Italia non si entra illegalmente e chi entra deve rispettare le nostre leggi e la nostra civiltà? Continuando a negare il nesso diretto tra immigrazione incontrollata e l' aumento degli stupri o con Fratelli d' Italia che ha il coraggio di dire che va bloccata l' immigrazione proveniente da quelle nazioni che, in base ai dati ufficiali, creano maggiori problemi di sicurezza e di allarme sociale? Fratelli d' Italia non resterà a guardare aspettando un' altra Pamela, un' altra Desirée, un' altra ragazzina sacrificata sull' altare del politicamente corretto della sinistra. Possono chiamarci "sciacalli" se vogliono, siamo disposti ad essere anche iene, squali e belve feroci per difendere i nostri figli. di Giorgia Meloni