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Luigi Di Maio, avvertimento a M5s e Giancarlo Giorgetti: "Chi non crede nel governo è un rischio"

Giulio Bucchi
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"Esiste un contratto e va rispettato da entrambe le parti". Luigi Di Maio sceglie il Corriere della Sera per lanciare il suo diktat alla Lega e alla minoranza del M5s. Niente scherzi, a cominciare dal reddito di cittadinanza su cui il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti ha sollevato più di una obiezione. "Siamo stati sempre chiari, sarà operativo nei primi tre mesi del 2019. Se vedo un problema non è nelle risorse o nelle norme ma quando qualcuno non crede in quello che stiamo facendo. Se qualche membro del governo non crede in quello che stiamo facendo allora è un rischio per i cittadini prima di tutto". Leggi anche: "Ci sono complicazioni". Giorgetti, la badilata a Di Maio: addio governo? Messaggio forte e chiaro direttamente a Matteo Salvini e al suo braccio destro. Ma Di Maio è duro anche con i malpancisti grillini che minacciano di votare contro il Dl Sicurezza: "Ci sono persone che pensano di detenere la verità, ma noi abbiamo firmato un contratto di governo che va rispettato da entrambi i contraenti. Penso alle prese di posizione della Lega sulla prescrizione o alle norme sulla trasparenza delle fondazioni legate ai partiti. Da noi il 94% dei militanti ha votato a favore del contratto sulla piattaforma Rousseau ma c'è anche un 6% che non l'ha votato e che si riflette sul gruppo parlamentare".

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