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Matteo Salvini, la trappola grillina: crolla il governo? Ecco come lo possono fregare prima del voto

Matteo Legnani
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Si va verso lo showdown, la resa dei conti. Che secondo quanto scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera, potrebbe avvenire addirittura prima delle elezioni Europee del maggio 2019. E comunque non oltre l'estete del prossimo anno. Perchè "per dirla con Bersani - scrive il corsivista del Corsera - Salvini e Di Maio dopo questa manovra non avranno la voglia e la forza di fare la successiva". I rapporti tra Lega e M5S sono alla frusta. Non c'è provvedimento sul quale l'altra parte non abbia qualcosa da eccepire. Per cui, l'epilogo è scontato. Non altrettanto, prosegue Verderami, un ritorno alle urne per nuove elezioni Politiche. Proprio per la presenza delle Europee, e perchè Sergio Mattarella, nella complicata e incerta situazione internazionale e per evitare salti nel buio, non consentirà una nuova tornata elettorale a circa un anno dall'ultima. Così, prende piede l'ipotesi alla quale il Carroccio sta guardando con crescente interesse, ovvero quella di un gabinetto a guida Lega (ormai accreditata dai sondaggi di percentuali di consenso intorno al 35-36%), coi voti di Berlusconi, Meloni, centristi vari ed eventuali transfughi del M5S. Addirittura, riporta sempre Verderami - nei giorni scorsi Salvini è arrivato a lisciare il pelo a Tajani: "Abbiamo governato insieme tanti anni, spero torneremo a farlo". La riserva del Carroccio? Senza nuove elezioni, di fatto non potrà "incassare" quanto gli riconoscono i sondaggi e con l'M5S all'opposizione Salvini e soci temono di invertire il trend di crescita dei consensi e, viceversa, di vedere nuovamente lievitare il seguito di Di Maio e grillini, che in termini di preferenza stanno sicuramente pagando le tante decisioni controverse. Leggi anche: Forza Italia, il retroscena: i soccorso della Lega sulla prescrizione

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