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Manovra, Pierre Moscovici verso la resa?: "Sanzioni un fallimento. La porta per l'Italia resta aperta"

Cristina Agostini
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Una cosa è certa: le sanzioni sono sempre un "fallimento". Dopo il vertice tra Giuseppe Conte e Jean Cluade Juncker di sabato 24 novembre e quello di ieri sera tra il premier, i due vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio e Giovanni Tria, parla Pierre Moscovici. Che sul bilancio italiano annuncia: "Ci sforziamo per trovare delle soluzioni". Altrimenti, "allo stato attuale", la procedura d'infrazione contro l'Italia "per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria...". Il commissario europeo agli Affari economici aggiunge: "Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento" lasciando quindi una speranza per il governo giallo-verde: "Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità, aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un'Italia che rimanga al centro della zona euro". Leggi anche: "Manovra da gioco dell'oca". La Malpezzi la spara, Rinaldi la demolisce Intanto l'esecutivo è al lavoro per rinviare il reddito di cittadinanza e restringere la platea di quota 100: con queste due mosse punta per abbassare il deficit come richiesto da Bruxelles e convincere quindi l'Europa a evitare la procedura d'infrazione.

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