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DiMartedì, Luigi Di Maio crolla sotto i colpi delle Iene: "Chiudo l'azienda di famiglia"

Giulio Bucchi
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Il pressing delle Iene porta Luigi Di Maio alla prima, drastica decisione: "Io e mia sorella chiuderemo l'azienda di famiglia", ha annunciato il leader del M5s in diretta da Giovanni Floris a DiMartedì. Quasi contemporaneamente, su Italia1, andava in onda la nuova accusa di tre ex dipendenti della Ardima Costruzioni al papà del vicepremier, Antonio Di Maio. Anche loro sostengono di aver lavorato in nero per la società intestata a Paolina Esposito, madre di Di Maio, e di cui dal 2014 il grillino e sua sorella sono soci al 50%. Leggi anche: Di Maio disperato, dopo lo scandalo scarica papà Antonio nel modo più brutale Il ministro dello Sviluppo Economico è in evidente difficoltà: raggiunto dalla Iene ha spiegato di essere stato a suo tempo dipendente regolare del padre, ma l'imbarazzo è palpabile anche se le accuse risalgono tutte al periodo tra 2008 e 2012. La scelta di chiudere l'azienda, dunque, appare sempre più frutto di qualcosa a metà strada tra un raptus isterico e una mossa disperata.

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