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Vincenzo Boccia, l'ultimatum a Conte: "Chieda ai vicepremier di arretrare, sennò si dimetta"

Gino Coala
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Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha lanciato un consiglio dal sapore di ultimatum per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Al premier restano appena 48 ore per convincere l'Unione europea ad accettare la manovra economica italiana, ma i margini della trattativa sono sempre più stretti. Boccia quindi gli ha lanciato un suggerimento, davanti ai 3mila imprenditori riuniti a Torino per ribadire il loro sì alla Tav: "Se fossi Conte chiamerei i due vicepremier e direri loro di togliere 2 mliardi l'uno e due l'altro. Se nessuno dei due volesse arretrare, mi dimetterei e denuncerei all'opinione pubblica chi non vuole arretrare". Leggi anche: Conte, la trattativa disperata sulla manovra con l'Europa: come lo mandano al macello Boccia insiste poi a muso duro sui due vicepremier: "La promessa per Di Maio è che se ci convoca tutti e 12 non lo contaminiamo, il consiglio a Salvini, che ha preso molti voti al Nord, di preoccuparsi dello spread perché le imprese se ne preoccupano e il contributo al premier è che questa manovra vale 41 miliardi, di cui 18 per pensioni e reddito di cittadinanza. Per 4 miliardi appena evitiamo la procedura di infrazione".

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