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Luigi Di Maio, il piano per far fuori Tria: il vero obiettivo è il fedelissimo Spadafora a Palazzo Chigi

Matteo Legnani
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Via Tria. Luigi Di Maio e Giuseppe Conte vorrebbero il ministro dell'Economia fuori del governo a gennaio, a manovra economica appena approvata. Un piano, quello dei grillini, che in realtà, secondo quanto rivela dagospia.com, andrebbe ben oltre la semplice sostituzione di un ministro che è parso effettivamente indeciso e debole nel confronto con Bruxelles sulla manovra. Al posto di Tria, nei desiderata di Di Maio e compagnia, dovrebbe andare Giancarlo Giorgetti, che in questi primi sei mesi di governo gialloverde, con Matteo Salvini sempre in giro e assai poco a Palazzo Chigi, ha fatto da cane da guardia per conto del vicepremier leghista sul premier Conte. Ecco allora l'idea si spostare il leghista sottosegretario alla presidenza del Consiglio al ministero dell'Economia, ottenendo due risultati con un sol colpo: indebolire Giorgetti, viste le spine che il ministero porta con se per chiunque sieda su quella sedia, liberando allo stesso tempo la sottosegreteria per darla a fedelissimo Vincenzo Spadafora. Fin qui il tentativo non è mai riuscito, per il rifiuto degli stessi Salvini e Giorgetti e per il non gradimento del Colle, ma se la trattativa con Bruxelles dovesse fallire e partisse la procedura d'infrazione contro l'Italia, a quel punto sarebbe facile per i grillini addossare tutta a colpa a Tria. E se saltasse davvero lui, ogni scenario diventerebbe possibile pur di trascinare il governo almeno fino alle Europee di maggio 2019. Leggi anche: Giovanni Tria, Conte e Di Maio pronti a mollarlo ma... Perchè Salvini lo vuole salvare

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