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Mariastella Gelmini gela Matteo Renzi: "Mai più con lui e con il Pd"

Davide Locano
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Onorevole Gelmini, ma Forza Italia si prepara a chiudere i battenti per lasciare il passo a l' Altra Italia? «Noi non siamo mai stati un partito. Siamo un movimento che in questo momento si sta aprendo a tanti italiani, che hanno lavorato, hanno una casa, magari quattro soldi da parte dopo una vita di sacrifici, e che adesso cominciano ad avere paura per il loro futuro». Ma cos'è l' Altra Italia, un nuovo partito? «È il tentativo di costruire un' area, oltre Forza Italia, che comprenda anche chi non ha la nostra tessera in tasca ma è comunque perplesso dalla piega che sta prendendo questo governo. È la costruzione di un progetto politico che rappresenti i cittadini che non si riconoscono in un "vaffa" o in un "me ne frego". Vogliamo dare una rappresentanza politica agli imprenditori, alle piccole e medie imprese, agli artigiani che scendono giustamente in piazza a Torino e che costituiscono il cosiddetto partito del Pil contro l' assistenzialismo dei grillini e l' antieuropeismo della Lega». Siete in rotta con Salvini? «Sul territorio lavoriamo benissimo con la Lega e ci presenteremo insieme anche alle prossime regionali e amministrative. Ma i governatori del Carroccio nelle Regioni fanno una politica anti-grillina e tengono a bada il Movimento 5 Stelle. Zaia continua a dire "opere, opere, opere". Fontana vuole la Pedemontana e critica la deriva giustizialista di Cinquestelle». Leggi anche: Vittorio Feltri svela il piano segreto di Berlusconi A livello nazionale non date un' impressione di unità: Salvini ha disertato il vertice con Berlusconi e Meloni per non irritare Di Maio... «A Roma mi sembra che Salvini fatichi a frenare persino le iniziative peggiori, come l' abolizione della prescrizione. E sull'economia il governo è pericolosamente a trazione grillina: prima il decreto dignità, ora il reddito di cittadinanza. La Lega è in contraddizione con le proprie promesse elettorali; anche il taglio delle tasse alle partite Iva sotto i 60mila euro è poca cosa, perché copre una platea minima. Girando il Nord Italia percepisco una profonda delusione tra i ceti produttivi». Però lui cresce e voi no. «Per il momento, ma se dovesse durare a lungo la sua convivenza al governo con M5S, la Lega inizierebbe a pagare dazio. Governare con i Cinquestelle sta abbassando anche la qualità dell' attività parlamentare della Lega, sbaglia chi crede che Matteo si avvantaggi dell' incapacità grillina perché nel paragone risulta migliore dei suoi alleati. In Parlamento inizio a vedere dell' imbarazzo in molti leghisti costretti a votare assurdi provvedimenti grillini che non condividono. Più d' uno ha il mal di pancia, tanto che l' esecutivo è andato sotto nel voto per abolire la prescrizione». Renzi ha detto che, visto Salvini, rimpiange Berlusconi. E voi? «Noi non rimpiangiamo Renzi, ha fatto troppi errori e su tanti temi: dal lavoro alla scuola, dalle riforme costituzionali all' immigrazione». Indiscrezioni giornalistiche parlano di un contatto tra il senatore Romani e Renzi... «Non è più tempo di Nazareni. Forza Italia mai più con il Pd e Renzi» Cosa avete ancora in comune con la Lega? «Sull'immigrazione stiamo con Salvini, anche se aspettiamo ancora i rimpatri annunciati di 600mila clandestini tuttora in Italia. Sosteniamo la Lega anche nella polemica con l' Onu, che vorrebbe farci sottoscrivere il riconoscimento del diritto di tutti a emigrare». Voterete anche la legittima difesa? «Quella è una battaglia di Forza Italia prima che della Lega, che non è ancora riuscita a far calendarizzare l' approvazione della legge alla Camera perché una frangia di M5S fa ostruzionismo. Io personalmente sono impegnata dal 2015 su quella norma e faccio un appello a Salvini affinché venga superata la resistenza di una parte del governo. Peraltro, Forza Italia sarebbe per una legge ancora più categorica. Noi non vogliamo un allargamento della legittima difesa ma l' istituzione del diritto di difesa: dovrebbe essere chi entra in casa altrui a dimostrare di non essere andato a rubare, anziché chi spara a dover provare di essere stato violato nella sua proprietà». Per Tajani il governo ha i giorni contati. «Per me arriva alle Europee, anche se la cabala sulla durata dell' esecutivo mi interessa poco». Alle Europee il centrodestra si spaccherà «C'è il proporzionale, e noi siamo nel Ppe. Però Forza Italia non è per la Ue dell' austerità e degli euroburocrati. È probabile che dopo il voto il Partito Popolare si unisca ai sovranisti per dare il la a una nuova maggioranza che cambi l' Europa. Bisogna andare oltre l' epoca del rigore miope». La posizione di Forza Italia sull' Europa è un po' ambigua «Siamo stati i primi a criticare la Ue su rigore e austerità ma l' alternativa non è uscire dall' euro, perché significherebbe dimezzare i risparmi degli italiani. E non si può neanche negoziare a colpi di "me ne frego". Ci sono modi più efficaci per ottenere qualcosa pur tenendo la schiena dritta». Per quanti partiti c'è spazio nel centrodestra? «C'è spazio per tutti. La Lega per adesso sta da una parte, al governo con Di Maio. Dall' altra ci siamo noi di Forza Italia e dell' Altra Italia, quelli che un tempo si chiamavano i moderati e che oggi è più calzante definire l' area della normalità indignata che prende le distanze da questo esecutivo per occuparsi di lavoro e crescita. Comunque sia, il centrodestra unito - con Lega, Forza Italia e Fd' I - , se si votasse oggi, avrebbe la maggioranza per governare e tornare a Palazzo Chigi». di Pietro Senaldi

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