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Giuseppe Conte, il diktat a Giovanni Tria: "Chi devi far fuori", caos al governo

Matteo Legnani
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E' opinione diffusa che una volta varata la manovra il ministro dell'Economia Giovanni Tria verrà "giubilato" dal governo. Ma prima di lui, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, c'è un altro uomo che deve lasciare il ministero: si tratta del capo di gabinetto del tesoro, Roberto Garofoli. Il premier Giuseppe Conte non lo vuole più ricevere a Palazzo Chigi e ha chiesto a Tria di rimuoverlo dal suo incarico subito dopo l'approvazione della manovra. Garofoli, secondo "fonti autorevoli" di Palazzo Chigi citate sempe dal Fatto, è considerato inadatto al ruolo per i 5 Stelle, oltre che per il premier. E' considerato responsabile di un emendamento (ma lui ha negato) a favore della croce Rossa, la stessa Croce Rossa che gli aveva ceduto a Molfetta una parte di un immobile che doveva diventare un bed end breakfast, alcuni autori della società editoriale che fa capo alla moglie di Garofoli avrebbero poi ottenuto incarichi a chiamata al tesoro e un collaboratore avrebbe detto di essere stato pagato in nero. Garofoli è riuscito ad "attraversare" quattro governi: segretario generale a Palazzo Chigi con Enrico letta, poi capo di gabinetto al tesoro nella fase Renzi-Gentiloni, incarico mantenuto coi gialloverdi. A 52 anni il magistrato amministrativo pare ora dover interrompere la sua ascesa. peer Tria, il suo allontanamento e la sua sostituzione sarebbero l'ultimo di una lunga lista di problemi che si stanno ammucchiando. Ed è assai probabile che, dopo quelle di Garofali, a inizio 2019 Conte ottenga pure le dimissioni dello stesso Tria. Leggi anche: Conte e Di Maio pronti a molarlo ma... Perché Salvini lo vuole salvare

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