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Sergio Mattarella, il "pressing riservato" sulla manovra: non solo Giuseppe Conte, con chi si è mosso il Colle

Giulio Bucchi
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La "resa" di Giuseppe Conte è un po' il trionfo di Sergio Mattarella. "Siamo sui binari giusti": più o meno questa, secondo il retroscena del quirinalista del Corriere della Sera Marzio Breda è stata la reazione del presidente della Repubblica alle notizie che arrivano mercoledì sera da Bruxelles. Il premier e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker sono a un passo dall'accordo sul deficit ridotto dal 2,4 al 2% e Mattarella gongola. Breda lo dice chiaro e tondo: "Un risultato per il quale il capo dello Stato si è speso moltissimo, con settimane di ininterrotto pressing riservato (e non soltanto con le autorità di casa nostra), attraverso un'azione di rincalzo al governo affinché non abbandonasse la ricerca di un compromesso e superasse le tentazioni dello scontro". Leggi anche: "Perché non spende una parola per difendere Tria". Bisignani, bomba su Mattarella Allo stesso Conte, prima della partenza per Bruxelles, Mattarella avrebbe raccomandato: "Bisogna ridurre il conflitto con i nostri partner e soprattutto non stancarsi di negoziare". Con buona pace dei vicepremier, Matteo Salvini e soprattutto Luigi Di Maio, chiamati ora a sacrificare parte delle misure-bandiera imposte nella manovra. 

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