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Pensioni, Matteo Salvini furibondo con Giovanni Tria: stacca il telefono, governo al collasso

Cristina Agostini
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Il clima è tesissimo. Matteo Salvini non ne vuole sapere di trattare su quota cento o di scendere sotto il 2,04 per cento nel rapporto deficit-pil. Così mentre dal ministero del Tesoro Giovanni Tria cerca più e più volte di contattarlo per parlargli con "urgenza", il leader della Lega stacca il telefono. E resta irreperibile per tutto il giorno, proprio nelle ore cruciali della trattativa con Bruxelles per evitare la procedura di infrazione.  Leggi anche: "Perché Salvini è in pericolo". Parla il politologo francese: le sue inquietanti parole E Salvini ha dei sospetti fondati sull'ulteriore stretta sulle pensioni che Pierre Moscovici ha in mente. Non vuole sentire ragioni, rivela la Repubblica in un retroscena, e per questo spegne il cellulare. "Il mandato al premier Conte è chiudere l'accordo con l'Europa, non a calarsi le braghe o a cadere alle provocazioni di Moscovici", dice. I Paesi del Nord Europa vogliono che l'Italia "faccia ancora di più" e la trattativa portata avanti da Tria con i colleghi europei si rivela più problematica e lunga del previsto. Il premier Giuseppe Conte incontrerà di nuovo Jean Claude Juncker per chiedere altro tempo. Stessa richiesta che farà ad Angela Merkel e all'olandese Rutte. Ma solo Matteo Salvini e Luigi Di Maio possono toglierlo dall'impasse.

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