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Luigi Di Maio, sul Fatto Quotidiano la prova decisiva: perchè Giggino è davvero a fine corsa

Matteo Legnani
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L'articolo è godibilissmo, oltre che inoppugnabile nei contenuti. Spiega, portando la priva, perchè l'esperienza di Luigi Di Maio al governo è da considerarsi conclusa. E la cosa bella è che si trova sul Fatto Quotidiano, non su Il Giornale o Libero. Scrive Marco Palombi che "le liti tra grillini e giorgettini, la crisi economica, l'ostilità dell' establishment europeo, lo spread, Soros, i rettiliani, il partito di Mattarella e le altre mille cose" c'entrano poco. Quel che invece certifica la imminente "malaparata del governo gialloverde è il fatto che Luigi Di Maio abbia annunciato che a gennaio parte la 'fase 2', che poi sarebbe la riforma della Costituzione". Quando cala un simile annuncio, significa che i governi hanno perso lo slancio iniziale, o che non sanno più che pesci prendere, o comunque che si vogliono prendere una pausa per riorganizzarsi. La cosa, però, è sempre finita male. E Il Fatto cita pure molteplici esempi: da Craxi a Berlusconi a Renzi, solo per citare i più conosciuti, sono finiti a casa o peggio. Leggi anche: Marco Travaglio, pur di difendere il M5S si scorda persino di attaccare Berlusconi

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