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Augusto Minzolini e l'espulsione di Gregorio De Falco: "Nel M5s uno non vale un c***o"

Cristina Agostini
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Augusto Minzolini torna ad attaccare i Cinque stelle dopo l'espulsione di Gregorio De Falco e di altri "dissidenti" pentastellati per non aver appoggiato la manovra e il decreto sicurezza. Una vera e propria epurazione che secondo l'ex senatore di Forza Italia, "dimostra la concezione totalitaria della democrazia dei grillini. Bisogna tornare alle peggiori pagine del comunismo". E conclude con una battuta feroce: "Altroché uno vale uno, nel loro codice uno non conta un c***o. Peggio non deve pensare altrimenti out". Leggi anche: Il reddito di cittadinanza pure agli immigrati? Clamoroso, gira una bozza: Salvini fregato L'espulsione di De Falco e degli altri dissidenti 5stelle, dimostra la concezione totalitaria della democrazia dei grillini. Bisogna tornare alle peggiori pagine del comunismo. Altroché uno vale uno, nel loro codice uno non conta un cazzo. Peggio non deve pensare altrimenti out!— Augusto Minzolini (@AugustoMinzolin) 2 gennaio 2019

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