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Luigi Di Maio, la mossa sporca: cosa c'è dietro la "strana" apertura su Sea Watch e migranti

Giulio Bucchi
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Cosa c'è dietro la "strana" apertura di Luigi Di Maio sui migranti della Sea Watch? Il vicepremier e leader M5s ha "invaso le acque territoriali" di Matteo Salvini, leader Lega e ministro del Viminale, creando una frattura pericolosissima nel governo ma non si tratta di uno "svarione". Sarebbe, al contrario, tutto calcolato: Di Maio, spiega un retroscena del Messaggerom è "pressato da una base in ebollizione per la vicenda della rivolta dei sindaci sul decreto sicurezza" (i grillini hanno votato il decreto salviniano "turandosi il naso") e ha fatto sponda sulla volontà del premier Giuseppe Conte di dare risposte positive alle richieste di Bruxelles di intervenire per risolvere la questione umanitaria dei migranti africani bloccati da 15 giorni nelle acque di Malta. E lo stesso Di Maio ha lo sguardo proiettato in Europa: vuole far sapere ai suoi prossimi alleati nell'Europarlamento (che non saranno i populisti, ma al contrario un listone anti-destre) che "M5S e Lega non sono la stessa cosa". D'altronde, ricorda ancora il Messaggero, nei prossimi giorni Di Maio sarà chiamato a un tour a Bruxellex per "preparare le alleanze necessarie per la campagna elettorale europea". Sette migranti, donne e bambini, sono una carta comodissima e molto utile da giocarsi. 

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