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Banca Carige, dopo il salvataggio bufera su Giuseppe Conte: "Spieghi i suoi rapporti con l'istituto"

Davide Locano
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Il salvataggio di Banca Carige - per la quale è pronto anche un piano per la nazionalizzazione - scatena le opposizioni. Il Pd in particolare, Matteo Renzi in prima fila: "Sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi. Matteo Salvini e Luigi Di Maio devono solo vergognarsi". Secondo l'ex premier, infatti, su Banca Carige è stata effettuata la medesima operazione che fece il suo governo all'epoca dei salvataggi bancari e per la quale fu duramente attaccato. Leggi anche: Banca Carige salvata per decreto: paghiamo noi? Ma non è tutto. Perché Luigi Marattin, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, su Twitter parla dei presunti legami di Giuseppe Conte con Banca Carige. Twitta Marattin: "Dati i rapporti del premier Conte con Carige (tramite il suo socio Alpa, consigliere Carige, ed essendo egli stesso stato consulente di Mincione, socio Carige) nel Cdm di ieri sera si è astenuto sul decreto salvabanche? È uscito al momento del voto? (come fece Boschi, ndr) Gradita risposta". Per capire di che cosa si sta parlando, basta leggere un flash pubblicato su Dagospia, in cui si legge: "Col generoso salvataggio di Banca Carige deciso nottetempo dal governo gialloverde c'entra qualcosa che per anni è stato consigliere dell'istituto genovese Guido Alpa, socio e mentore di Conte, e lo stesso Conte è stato consulente del finanziere Mincione, azionista della banca? Sicuramente è solo un caso...", conclude il flash di Dago, non senza un pizzico di malizia.

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