Autonomia: Caon (Fi), Zaia marci su Roma alla testa dei veneti
Venezia, 15 gen. (AdnKronos) - "L'annuncio dell'ennesima scadenza mancata sull'autonomia del Veneto ormai è quasi una non notizia. Oggi doveva terminare il confronto tecnico coi ministeri sulle competenze da trasferire alla Regione: un percorso su cui il governo è ancora in alto mare". Lo sottolinea il deputato di Forza Italia, Roberto Caon. "Nel frattempo, tra un rinvio e l'altro, dal dibattito sono scomparsi i due capisaldi della legge regionale uscita dal referendum del 22 ottobre 2017: i 9/10 delle tasse da trattenere sul territorio e i costi standard. E anche sulle 23 competenze sono evidenti le resistenze dei ministeri a guida 5 stelle - polemizza Caon - Pezzo dopo pezzo, il governo gialloverde sta smontando il progetto di una vera autonomia per il Veneto: l'intenzione è evidentemente quella di arrivare a un provvedimento di facciata, che non porterà un solo centesimo in più al territorio, sacrificando i sogni e le speranze di milioni di veneti sull'altare dell'innaturale alleanza tra leghisti e grillini". "Sarebbe però ingenuo attribuire la regia di questo fallimento ai soli 5 Stelle: lo stesso Matteo Salvini, da tempo a caccia di voti al Sud per il suo progetto di una Lega nazionale, non sembra avere alcun interesse a una reale autonomia per le regioni più produttive del paese - spiega il forzista - Di fronte a un simile tradimento, il presidente Luca Zaia non può più restare in silenzio: si metta alla testa di noi veneti, che da tempo aspettiamo un segnale per marciare compatti alla volta di Roma, a pretendere nelle strade e nelle piazze la libertà che ci spetta.".