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Matteo Salvini, il vero piano: far saltare il governo appena Berlusconi uscirà definitivamente di scena

Matteo Legnani
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A fine di maggio, subito dopo le elezioni europee, il famoso "contratto di governo" che unisce Lega e 5 Stelle, cesserà di essere in vigore. Il voto, infatti, ridefinirà quasi certamente il quadro politico italiano e tenere in vita un documento programmatico nato con una Lega al 17% e un M5S al 34% non avrebbe alcun senso. A quel punto, al netto di quel che potrebbe accadere tra i grillini (soprattutto se il risultato non sarà soddisfacente) i due partiti di governo potranno decidere di andarsene ognuno per conto proprio, lasciando a Mattarella la patata bollente della "successione" al governo gialloverde, oppure proseguire trasformando la loro intesa in un accordo "politico". E' questo lo scenario che, stando a quanto rivela Francesco Verderami sul Corriere, sarebbe preferito da Matteo Salvini. Leggi anche:"Perché è finito": Massimo Franco stronca il Cav Il leader della Lega non ha interesse a che vada tutto a "carte 48" tra quattro mesi. Lui vorrebbe allungare la vita dell'esecutivo quanto più possibile in attesa di una definitiva uscita di scena di Berlusconi, così da egemonizzare il vecchio centrodestra e sulle sue ceneri edificare una rassemblement sovranista. Proprio per contrastare e allontanare una simile prospettiva, Silvio Berlusconi si sarebbe candidato alle Europee: il Cav sa di non poter competere ad armi pari con Salvini, ma se riuscisse a ottenere una percentuale a doppia cifra continuerebbe in prospettiva a condizionarlo. Di qui, a sua volta, la reazione di Salvini che ieri ha parlato a Di Maio e Conte proprio perchè Berlusconi sentisse quando ha ringraziato gli alleati di governo "per sette mesi entusiasmanti" trascorsi insieme, aggiungendo che "lo saranno altrettanto i prossimi dieci anni".

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