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Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, il vergognoso patto segreto sul vincolo dei due mandati

Davide Locano
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Sul fatto che i grillini non siano credibili, ci sono pochi dubbi. Anzi pochissimi. E ora l'ultima roboante indiscrezione che confermerebbe il teorema arriva direttamente da Dagospia. Si parla della regola dei due mandati, ovvero il fatto - per tradurla in termini pratici - che al termine di questa esperienza di governo Luigi Di Maio non potrebbe ricandidarsi. Ma come sempre nel "magico mondo" dei Cinque Stelle le regole esistono soltanto quando pare e piace a loro. Si legge così su Dago: "Le lingue biforcute dicono che Luigino Di Maio abbia di fatto raggiunto l'accordo interno anche con Dibba per interpretare il vincolo dei due mandati per i Cinque Stelle come la durata di due legislature, quindi dieci anni". Un accordo tra Di Maio e Alessandro Di Battista, dunque, per aggirare la regola dei due mandati. Dago spiega poi nel dettaglio: "Nel senso che se, per ipotesi, si votasse ogni due anni ci si può candidare cinque volte. L'interpretazione autentica sarà però tenuta coperta almeno fino a quando 'il Capitone' Matteo Salvini decide di rovesciare il tavolo e, Quirinale permettendo, andare alle elezioni...". Ma la baggianata grillina sarebbe già stata confezionata, pronta per essere servita. Leggi anche: Così Di Battista ha umiliato Di Maio davanti ai ministri

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