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Giorgia Meloni, lo schiaffo a Salvini (e Berlusconi) sul voto decisivo: corre da sola in Toscana

Gino Coala
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Di tempo da perdere per le trattative fiume, inchiodati al tavolo del centrodestra per scegliere i candidati alle prossime elezioni amministrative, Giorgia Meloni non ne ha più. Soprattutto in Toscana, gli ambasciatori di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi la stavano tirando per le lunghe, al punto da spingere Fratelli d'Italia a presentare i suoi candidati, che a questo punto correranno da soli per il comune di Firenze, Livorno e Prato. Leggi anche: Meloni: "Salvini non sta bene con i 5 stelle, imbarazzo sul reddito di cittadinanza" Dalla sponda leghista, riporta Italia oggi, hanno interpretato la mossa dei meloniani come pretattica. Loro però sembrano fare sul serio, schierando nelle liste gli esponenti più importanti che il partito può vantare nella regione ormai sempre meno rossa. La Lega da queste parti aveva già inflitto duri colpi alla cronica occupazione post-comunista. Solo nel 2018, il Carroccio ha guidato il centrodestra alle conquiste storiche di Pisa, Siena e Massa. L'obiettivo più ambito però resta Firenze, non solo perché fortino rosso apparentemente inespugnabile, ma per il passato (e presente) renziano, con il sindaco uscente Nardella già pronto per il secondo mandato. A sfidarlo la Meloni ha piazzato Paolo Marchesi, ex Forza Italia, già consigliere regionale di 57 anni.

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