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Giuseppe Conte furibondo con Alessandro Di Battista: "Ora basta, dovete fermarlo"

Davide Locano
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Tutto come previsto: il ritorno di Alessandro Di Battista ha messo in grave difficoltà il governo. Non poteva essere altrimenti, considerate le sparate e gli insulti quotidiani del grillino con la bava alla bocca, che sul caso-Venezuela sta raggiungendo gli apici del suo personalissimo delirio. Al fianco del comunista Maduro, dunque contro la linea del governo, Dibba ha pensato bene anche di insultare Matteo Salvini, affermando che il leghista è come Emmanuel Macron e Roberto Saviano, due tra i peggiori 'nemici' del leghista. Troppo. Una mina vagante. Tanto che, rivela Repubblica, anche per il premier Giuseppe Conte la misura sarebbe colma. "La linea non la decide Di Battista - questo il ragionamento di Conte -. Il suo è un parere importante di chi comunque non è neanche parlamentare del Movimento". Dunque, prima della partenza per la missione in Emirati e Oman, il premier avrebbe telefonato a Luigi Di Maio: "Non puoi lasciare che Di Battista smonti tutto quello che costruiamo - queste le parole attribuite da Repubblica a Conte -. Capisco tutto, ma almeno le posizioni di politica internazionale vanno ricondotte a quelle ufficiali dei membri di governo". Di Battista va fermato: parola del premier. Leggi anche: Venezuela, la Russia accusa gli Usa: "Un golpe"

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