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Maria Elena Boschi affonda Massimo D'Alema che si schiera con Zingaretti: umiliato con due parole

Cristina Agostini
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"Tutto torna". Maria Elena Boschi con due parole riassume il suo pensiero sull'endorsement di Massimo D'Alema per Nicola Zingaretti. In attesa che la Commissione congresso comunichi i risultati ufficiali delle contestate consultazioni nei circoli, in casa Pd, a far salire ulteriormente la tensione attorno alla corsa alla segreteria, è stato Baffino che in una intervista a La Stampa ha espresso in modo inequivocabile la propria preferenza per il governatore del Lazio, augurandosi che "il congresso dia a Zingaretti la forza di inaugurare un nuovo corso politico". D'Alema ha aggiunto che "se ci sarà una svolta nel Pd, si potrà riaprire anche una prospettiva di dialogo con noi" e ha bocciato l'iniziativa dell'ex-ministro Carlo Calenda per la formazione, alle prossime elezioni europee, di una lista unitaria di impronta liberale da contrapporre ai sovranisti. Leggi anche: "Boschi e Carfagna belle? Vi dico una cosa". La rivelazione di Casini Una presa di posizione che non solo ha scatenato la reazione della Boschi ma anche di molti renziani e non, tra i quali Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Quest'ultimo è stato il primo a intervenire: "Ringrazio D'Alema per aver chiarito, al di là di reticenze e ipocrisie, il loro progetto e la vera posta in gioco alle primarie Pd. Se vince Zingaretti tornano loro e torna la ditta, se vinciamo noi no". Il capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di futuro non di un'altra ditta dieci anni dopo". E Alessia Morani: "Riportare dentro al Pd chi ha provato a distruggerlo? Anche no, grazie".

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