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Luigi Di Maio accoglie in ginocchio il ritorno dell'ambasciatore francese: "Sono contento"

Matteo Legnani
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Toglietegli il vino. O la poltrona di vicepremier. Perchè a una settimana dalle "sparate" sulla Francia che hanno spinto il presidente Emmanuel Macron a richiamare a Parigi il suo ambasciatore in Italia, Luigi Di Maio se ne esce con una dichiarazione che non può lasciare perplessi e strabiliati: "Sono contento che sta tornando l'ambasciatore francese in Italia, a cui chiederò un incontro. Intanto gli do il bentornato". Ora, a parte l'ormai consueta mancanza del congiuntivo alla quale ci stiamo abituando, non si capisce da dove nasca la "contentezza" di Di Maio per il ritorno del rappresentante diplomatico di un Paese sul quale appena pochi giorni fa ne ha dette di ogni. E poi, cosa avrà da dire Di Maio all'ambasciatore? L'augurio è che, qualunque cosa sia, non gliela dica mai e lasci a qualcun altro l'incombenza... Leggi anche: Mattarella e Macron, la telefonata: dal Colle clamoroso schiaffo a Di Maio e Di Battista

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