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Tav, c'è l'accordo tra Lega e M5s. Mozione per ridiscutere l'opera

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Cristina Agostini
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L'accordo tra Lega e Movimento 5 stelle sulla Tav c'è. L'opera va ridiscussa. Bisogna rivedere integralmente il progetto della Linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia. È questo l'impegno che la maggioranza chiede al governo con la mozione depositata alla Camera, firmata dai capigruppo M5s e Lega, Francesco D'Uva e Riccardo Molinari. Nel testo, si ricorda, fra l'altro, che la scelta di realizzare l'Asse ferroviario Torino-Lione veniva consolidata e assunta al Vertice Italo Francese di Torino del 29 gennaio 2001 e perfezionata poi con l'accordo supplementare del 5 maggio 2004. Il progetto definitivo è stato poi approvato dal CIPE con delibera del 20 febbraio 2015. Quindi si fa riferimento all'analisi costi-benefici chiesta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha dato mandato di predisporre una nuova valutazione dell'adeguamento dell'asse ferroviario T in questione. Obiettivo dell'analisi consentire "un'allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisionale, con cognizione di causa, se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative", si legge. I due paesi, con il ministro Toninelli e l'omologa francese, nel contempo, hanno firmato "congiuntamente una lettera per posticipare i bandi di gara relativi al tunnel di Base". In sostanza, il sospetto è che fino alle elezioni europee non si prenderà una decisione netta sulla Tav. E le opposizioni accusano: questa mozione è uno "scambio" tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini per il caso Diciotti.

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