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Luigi Di Maio, la ridicola crisi di nervi in Sardegna: "Lo dice Salvini? È una follia", viene giù tutto

Giulio Bucchi
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La campagna sarda di Luigi Di Maio si conclude con una crisi di nervi. Il leader del M5s è volato in Sardegna per spingere il Movimento alle regionali che potrebbero rivelarsi, dopo l'Abruzzo, un altro drammatico passo falso per i 5 Stelle. Il rischio, concreto, è che al di là di una vittoria annunciata del centrodestra unito anche il Pd finisca davanti ai pentastellati, confermando la crisi (irreversibile?) di fiducia e gradimento degli ultimi mesi. Leggi anche: "L'ombra di D'Alema su Di Maio". Il giorno in cui può fare una fine atroce E così Di Maio, sempre più alle corde, ha deciso di affrontare di petto la questione puntando tutte le sue carte contro Matteo Salvini, l'alleato di governo che settimana dopo settimana gli sta divorando spazi e voti. "Ci sono anche io con i pastori sardi, ma non vi vengo a prendere in giro dicendovi che in 48 ore risolvo tutto. E sono il ministro dello Sviluppo economico", è la polemica diretta con il leader leghista e ministro degli Interni che si è preso in carico la questione delle quote latte invitando al Viminale la delegazione dei pastori. C'è anche il caso nucleare: "Sentire Salvini che parla di sì al nucleare è una follia. La Sardegna non avrà centrali nucleari". In fondo, la bomba già pronta ad esplodere è tutta dentro Palazzo Chigi.

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