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Matteo Salvini, parla il capogruppo della Lega Riccardo Molinari: "Per quali motivi sta ancora con Di Maio"

Matteo Legnani
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Saranno tre mesi vissuti pericolosamente, sul filo del rasoio, per la Lega, quelli che ci separano dalle elezioni europee del 26 maggio. Perchè Matteo Salvini sa di non poter mollare l'alleato M5S, ma non vuole indebolirsi troppo agli occhi dei suoi elettori per assecondare i veti grillini su provvedimenti chiave come l'autonomia delle regioni, la tav, la legittima difesa. Leggi anche: Salvini, parla La Russa: "Il suo sogno egemonico sul centrodestra sta svanendo" Ma il senso dell'alleanza tra Lega e M5S, a quasi un anno ormai dalle elezioni politiche e a nove mesi dall'intesa di governo, lo dà meglio di tutti il capogruppo dei deputati del Carroccio, Riccardo Molinari, che, riportato da Augusto Minzolini su Il Giornale, ricorre anche ad argomentazioni psicologiche, pre-politiche: "Intanto spiega c'è l'amicizia con Di Maio. Poi, nell'iconografia di Salvini, l' immagine di mantenere la parola data è importante. Resta, però, il problema del contagio, che dobbiamo tenere d'occhio: se le cose non si fanno, a cominciare dalla Tav, per un po' la nostra gente riusciremo a tenerla buona dando la colpa ai grillini, ma prima o poi ne chiederanno conto anche a noi".

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