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Primarie Pd, bene l'affluenza? I compagni delirano: esultano e attaccano Matteo Salvini. Ma scordano che...

Davide Locano
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È il giorno delle primarie del Pd: la sinistra chiamata a scegliere il nuovo segretario. Tre in corsa: Nicola Zingaretti (super-favorito), Maurizio Martina e Roberto Giachetti. I compagni hanno fissato l'asticella a 1 milione di voti: se fossero meno, le primarie sarebbero da considerarsi un flop. Ma dal Comitato Zingaretti filtra grande ottimismo: secondo quanto affermato (previsione che però pare assai ottimista) il trend dell'affluenza porta a immaginare un affluenza superiore al milione e mezzo di persone (l'affluenza nelle grandi città, in primis Roma, supera quella delle primarie del 2017). E questi dati scatenano l'entusiasmo dei compagni, dati dai sondaggi sotto al 18% che presero alle politiche dello scorso anno, i quali scambiano questo milione di persone con una legittimazione popolare che, ad oggi, non anno. Tanto che c'è chi, come Stefano Pedica, si lancia ad affermare: "Matteo Salvini fa bene a preoccuparsi per la grande affluenza alle primarie del Pd. Se il presente è il governo giallo-verde, per il futuro non ne sarei così sicuro. Dai gazebo e dai circoli del Pd sta arrivando un messaggio importante: nel paese c'è voglia di sinistra. Il voto di oggi è anche un no al razzismo, al sovranismo, al populismo e a tutti i venditori di fumo". Uno strepitoso condensato di affermazioni improbabili. In primis, non è chiaro perché Salvini debba essere "preoccupato dall'affluenza": non risulta aver espresso alcun tipo di preoccupazione. E ancora, fa sorridere l'accostamento delle primarie a un voto contro "razzismo, sovranismo e populismo". No, caro Pedica, si tratta soltanto delle primarie di partito. Leggi anche: Bruno Vespa rivela il piano segreto di Matteo Renzi: dopo le primarie Pd... Dunque, anche le parole di Martina, pronunciate da Bergamo e di simile tenore: "Questa è una giornata stupenda. Di reazione popolare ai nazional-populisti che ci vogliono rubare il futuro. Il Pd rimane essenziale per l'alternativa a questa destra e oggi lo stiamo dimostrando con migliaia e migliaia di persone fianco a fianco". Qualcuno però ricordi a Martina che per dimostrare di essere l'alternativa alla destra è necessario vincere le elezioni...

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