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Luigi Di Maio ridicolizzato da Fioravanti, ex "ministro dello sport M5s": "Alle europee si rischia la batosta"

Giulio Bucchi
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Un anno fa era il ministro dello Sport designato da Luigi Di Maio per il governo M5s, poi l'ex nuotatore e olimpionico azzurro Domenico Fioravanti è stato dimenticato, calpestato dalla formidabile macchina di propaganda grillina velocissima ad archiviare il "delirio" della lista dei ministri fatta pervenire al Quirinale prima ancora della formazione di una maggioranza.  Leggi anche: "Il governo sbaglia strada, se continua così...". Bombassei, intervista-bomba a Libero Dopo la pagliacciata sul palco, Fioravanti è tornato alla sua vita di imprenditore e oggi, intervistato dal Giornale, ripercorre quella storia: "C'era in ballo un progetto molto interessante legato allo sport di base, alle scuole primarie, ai più piccoli, dedicando l'attenzione ai docenti e ai laureati in scienze motorie. Sta di fatto che adesso non collaboro a nessun progetto". Dimenticato lui, dimenticato il programma. Tutta l'attenzione è sul reddito di cittadinanza: "Sono favorevole ma solo se non comporta fregature per chi è più onesto o spese supplementari per lo Stato. Adesso, però, sembra che saranno in pochi quelli che potranno usufruire del reddito. E poi c'è quel boom di cambi di residenza in Campania... Come tutte le cose, ci dobbiamo distinguere per essere i più furbi d'Europa". E ora ci sono le elezioni alle porte: "Se non portiamo a casa i risultati sperati e commettiamo gli stessi errori, alle Europee c'è il rischio di prendere una bella batosta". Fioravanti non è tenero nemmeno con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: "Da cittadino alcune esternazioni mi hanno lasciato perplesso. Un po' di umiltà non guasterebbe. A me hanno insegnato che quando non si è sicuri al 100% di una cosa, meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio".

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