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Matteo Renzi di nuovo premier, il nuovo Pd lo umilia: "Non è all'ordine del giorno della politica italiana"

Giulio Bucchi
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Più che rimosso, Matteo Renzi è stato umiliato ancora dal "nuovo" Pd. L'intervista al suo fedelissimo Luca Lotti su Repubblica di venerdì ha rilanciato l'ipotesi di una nuova futura candidatura a Palazzo Chigi dell'ex premier, oggi "senatore semplice" e sempre più lontano dalla stanza dei bottoni del partito. Leggi anche: "Ogni giorno lo sente e ascolta i suoi consigli". Zingaretti smascherato: chi comanda davvero nel Pd Reazioni al Nazareno e dintorni? Gelo siderale. L'ipotesi, spiega Andrea Martella, responsabile della comunicazione sui social del Pd scelto dal neo-segretario Nicola Zingaretti, "non è all'ordine del giorno della politica italiana". Le parole di Lotti, osserva velenoso il tesoriere Luigi Zanda, "rivelano quella che è un'aspirazione dell'ex segretario. Lui pensa di avere ancora delle chance di riconquistare Palazzo Chigi". Apprezzati da tutti, compresa Paola De Micheli, braccio destro di Zingaretti, l'autocritica di Lotti sull'esperienza di governo di Renzi e renziani. E non è un caso.

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