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Jean-Claude Juncker "clown ubriacone, ha stuprato l'Europa": chi lo massacra al raduno leghista e sovranista

Gino Coala
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L'assalto alle elezioni Europee della Lega di Matteo Salvini passa anche attraverso la cantera del Carroccio, con il capo degli ex Giovani Padani, Andrea Crippa, lanciato sulle orme del suo Capitano verso la formazione di una internazionale sovranista under 40. Dopo aver trasformato il movimento giovanile leghista, portando dentro ragazzi da tutta Italia, Sud compreso, Crippa ha riunito a Roma i leader delle giovanili dei partiti euroscettici e nazionalisti per battezzare la "rinascita della Gioventù europea". Leggi anche: Crippa, il leghista che sta costruendo l'internazionale sovranista: presto vice di Salvini? In quello che una volta era un luogo simbolo dei Democratici di sinistra, il "Botteghino" in via Palermo n.12, Crippa ha messo insieme l'inglese Adam Wood di Ukip, il fiammingo Bart Claes di Vlams Verang, il tedesco Damian Lohr di Afd, l'austriaco Maximilian Krauss di Fpo e il francese Jordan Bardella del partito di Marine Le Pen. Tra i più scatenati contro i vertici di Bruxelles c'è di sicuro il belga Claes che, come riporta il Fatto quotidiano, ha incitato la platea ad arruolarsi alla guerra per "la sopravvivenza della nostra civiltà". Durissimo il suo giudizio sul predidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker "un ubriacone". Non è da meno il tedesco Lohr che rilancia sulla stessa linea: "Juncker è un alcolizzato con il dolore alla sciatica, un clown. L'Europa è tanto decaduta quanto Juncker si è dedicato alle sue bevute". E per concludere aggiunge che assieme a Macron e Moscovici sono "gli stupratori dell'Europa". I giudizi non diventano più leggeri quando si parla della sinistra europea: "Marxisti degenerati che stanno trasformando gli uomini in donne. Vogliono crescere i propri discendenti in una società multiculturale dell'orrore". Alla fine però interviene Crippa, che è anche deputato a soli 32 anni, indubbiamente il più misurato e che un po' a sorpresa cita anche Altiero Spinelli: "Qualcuno ha tradito il suo sogno europeo. Ma noi manderemo via quei parrucconi settantenni".

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