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Luigi Di Maio fatto fesso, clamoroso blitz nel governo: cosa comprano "a sua insaputa", disastro M5s

Giulio Bucchi
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Povero Luigi Di Maio. Non può distrarsi un attimo che le manine, o le manone, si mettono subito all' opera. E con quale forza poi. Perché l' acquisto di 8250 auto blu nuove di zecca non è mica una cosa da poco. Soprattutto se l' ordine viene fatto in tempi di recessione tecnica (chiamatela pure crisi, grazie) e di presunti tagliatori di sperperi al governo. Di sforbiciate made in 5 Stelle, a dire il vero, non ne abbiamo viste molte. Di manine tante, soprattutto quando c' è da trattarsi bene. E l' auto blu è uno di quegli status symbol molto cari alla Casta. Compresa quella a 5 Stelle. Riavvolgiamo il nastro e torniamo al punto di partenza. Ad imbarazzare i grillini, e definirli «imbarazzati» è dire poco, sono i due bandi lanciati dal governo per l' acquisto di 8.250 auto blu, come rivelato da un' inchiesta del quotidiano romano Il Messaggero. La scoperta della passione dei 5 Stelle per le quattro ruote ha scatenato un mare di polemiche e, soprattutto, l' ironia delle opposizioni, al punto da ridurre al silenzio i ministri grillini, solitamente loquaci. Leggi anche: Ecco la frase attribuita a Salvini che ha fatto impazzire Di Maio e grillini Così è toccato al vicepremier, Luigi Di Maio, correre ai ripari, provando a tappare la falla, annunciando un'«indagine» nei dicasteri, sostenendo di «non sapere nulla» di tutto ciò e di essere pronto a chiedere al premier Giuseppe Conte ad un decreto ad hoc per azzerare tutto. La solita sceneggiata, insomma. Al governo c' è lui, mica noi. E se dovessero bloccare tutto, potrebbero scattare le penali, così paghiamo due volte. I due bandi di Consip, entrambi in dirittura d' arrivo dato che sono stati indetti a fine 2018, prevedono l' uno la fornitura di 7.900 auto con una cilindrata sotto i 1.600 cc, e il secondo di 380 vetture oltre questa cilindrata. Lo «shopping» inciderà per complessivi 168,5 milioni sulle casse dello Stato. Le reazioni delle opposizioni (Pd e Forza Italia in particolare), hanno arpeggiato tra l' indignato d' ordinanza e l' irrivente da copione. I più scatenati i deputati dem vicini all' ex premier, Matteo Renzi, dato che tra il 2014 e il 2018, con i governi Pd, le auto blu erano scese da 66 mila a 29 mila. «Con Renzi le auto blu sono state tagliate», spiega il turborenziano Luciano Nobili, «che fanno i nemici della casta Di Maio e Salvini al governo? Ne comprano 8250 nuove. Mentre l' Italia va in recessione, loro sfrecciano in auto blu. Eccolo, il cambiamento». Per carità, critica sacrosanta quella dell' esponente dem. Però il caso dell' Air Renzi, il velivolo di Stato comprato dal governo di centrosinistra guidato dall' ex sindaco di Firenze e mai usato per ragioni di opportunità, dovrebbe suggerire maggior cautela. «Quelli di M5s si sono stancati di andare in autobus. Di Maio&Co si facciano un esame di coscienza», sostiene Serse Soverini, ex collaboratore di Romano Prodi. Ettore Rosato, invece, sottolinea che solo 1500 delle auto ordinate andranno alle forze dell' ordine, che ne avrebbero un gran bisogno. Lo stesso calcolo che fanno Francesco Giro, di Forza Italia («solo il 18,1% verranno destinate alle forze dell' ordine, e l' 81,9% alla casta») e la capogruppo azzurra in Senato, Anna Maria Bernini: «Un' abbuffata che sarà sicuramente necessaria, ma che stride in modo evidente con tutta la narrazione grillina. Se il Pil non cresce, aumentano almeno le auto blu». Il Codacons, infine, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti. di Enrico Paoli

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