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Giovanni Tria, risposta agli attacchi M5s su Claudia Bugno: "Spazzatura", l'ombra della talpa al ministero

Davide Locano
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Da lunghi mesi il ministro nel mirino è Giovanni Tria. Troppo "europeista", il titolare dell'Economia. Da sempre, insomma, bersaglio più dei grillini che dei leghisti. E negli ultimi giorni, a causa del caso di Claudia Bugno, è ripartita con massima veemenza la guerra contro di lui, in trincea ovviamente i pentastellati: dagli attacchi ai collaboratori più stretti di Tria, si è passati agli attacchi diretti a lui in prima persona degli ultimi giorni. Dunque, il caso-Bugno si presentava come l'occasione perfetta per far rotolare la sua testa. Peccato però che la donna simbolo del suo presunto conflitto di interessi abbia sì lasciato il suo ruolo in Stm, ma non nel governo. Leggi anche: Banche, l'agguato di Paragone a Tria E ora, dopo lunghi giorni di silenzio e attacchi, parla lo stesso Tria. Lo fa con un paio di battute, durissime, consegnate al Corriere della Sera: "Ho subito un attacco spazzatura sul piano personale - premette -. Le cose possono apparire molto diverse a seconda di come si presentano". Ma soprattutto, con chiaro riferimento a quanto fatto uscire dai grillini, Tria aggiunge: "Ci sono violazioni della privacy. Mi chiedo chi è che passa ai giornalisti queste cose". Parole pesanti, insomma, e quel dubbio di avere una talpa al ministero. Quando gli chiedono se davvero vogliono spingerlo alle dimissioni, Tria risponde tranchant: "Sciocchezze. Se andassi via dovremmo vedere quale sarebbe la reazione dei mercati". Circostanza che, forse, non sfugge neppure ai grillini: il ministro dell'Economia, per quanto a loro inviso, ad oggi è visto come una sorta di garanzia a Bruxelles.

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