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Luigi Di Maio umiliato in diretta: "Mi guardi negli occhi". Il professore che lo disintegra: "Ci hai tradito"

Giulio Bucchi
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"Mi guardi negli occhi". Il video in cui Alessandro Marescotti, professore e portavoce dell'associazione Peacelink, ha umiliato Luigi Di Maio nel faccia a faccia sull'Ilva di Taranto a suon di numeri certi e promesse (grilline) non mantenute. Uno scontro frontale con la realtà a cui il ministro dello Sviluppo non ha retto, tanto da dover abbassare più volte lo sguardo in evidente imbarazzo soprattutto quando Marescotti gli ha rinfacciato che il taglio delle emissioni sbandierato dopo l'accordo con la Mittal non solo non è avvenuto, ma queste sono addirittura aumentate.  Leggi anche: "Ti ricordi di mio figlio morto?". La donna che nega la stretta di mano a Di Maio "Non avrebbe dovuto essere sorpreso - spiega Marescotti a Repubblica -. I 5 Stelle sanno che ho dimestichezza con i numeri. O forse Di Maio non conosce una vecchia storia". E pensare che il professore una decina d'anni fa salì addirittura sul palco quando Beppe Grillo parlò a Taranto. Erano gli albori del M5s e il fondatore lo invitò a parlare. Oggi come allora, ha ripetuto gli stessi dati su diossine, pcb, cromo, piombo, mercurio, le sostanze che avvelenano l'aria dei tarantini. E i grillini? "Prima battevano le mani, ascoltavano. Ora abbassano lo sguardo". Di Maio e i vertici, spiega, hanno tradito Taranto due volte: "Non hanno chiuso l'Ilva come avevano promesso più volte. Ma, dal mio punto di vista ancora più grave, non hanno ridotto le fonti inquinanti: Di Maio ha annunciato il taglio del 20% delle emissioni e noi abbiamo dimostrato che non è accaduto. Anzi sono aumentate, e non poteva essere altrimenti perché l'azienda ha ripreso a produrre come un tempo i Riva". In fondo, tra sogni (potremmo dire illusioni) e realtà (o realpolitik) Di Maio ha scelto la seconda. E qualcuno ora inizia a fargliela pagare.

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