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Luigi Di Maio, il golpe nel M5s per farlo fuori in tempi brevissimi: chi si è già accordato col Pd

Gino Coala
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Più del contratto di governo, a tenere uniti Luigi Di Maio e Matteo Salvini e quindi l'esecutivo è il terrore del grillino che la minoranza interna al M5s gli ribalti la poltrona da leader. Non passa giorno senza un retroscena che racconta delle ambizioni del presidente della Camera, Roberto Fico, considerato il punto di riferimento della cosiddetta "ala ortodossa" grillina, quella insomma più convinta che l'alleanza con la Lega sia un'aberrazione, sperando invece in un accordo, a breve, con il Pd di Nicola Zingaretti. Leggi anche: Sondaggio Swg per Mentana, il tracollo della Lega e M5s: chi perde più voti tra Salvini e Di Maio, derby suicida Di Maio le sta provando tutte per tenere a bada la fronda sinistra dei grillini, dall'attacco contro Salvini sugli "alleati negazionisti", fino agli elogi sulla Resistenza e le polemiche sulle celebrazioni del 25 aprile. La virata a sinistra però non è bastata, visto che nel frattempo i fedelissimi di Fico si sono messi già a lavoro per allacciare i primi legami con i piddini in Parlamento. La prima conferma concreta arriva dal deputato M5s Luigi Gallo, presidente della commissione Cultura alla Camera, che si vanta sulla Stampa dell'ottimo lavoro portato avanti nella sua commissione in collaborazione con i dem: "Si può fare - dice il grillino - nella mia commissione stiamo elaborando anche con il Pd una legge sull'educazione civica a scuola". E l'ambizione di Gallo non si ferma qui, le collaborazioni potrebbero continuare su altri argomenti: "Mi piacerebbero anche i temi legati alla cultura e l'istruzione, vedi la proposta di legge contro le classi-pollaio o l'estensione della No Tax Area per gli universitari".

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