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Matteo Salvini "con le spalle al muro". Alessandro Sallusti mai così brutale: "È morto ieri sera"

Giulio Bucchi
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"Ha vinto Luigi Di Maio, ha perso Matteo Salvini". E ora il leader leghista si ritrova "con le spalle al muro". L'editoriale di Alessandro Sallusti sul Giornale va dritto al punto, in alcuni passaggi con modalità brutali: "Qui non stiamo parlando del destino di un uomo, Armando Siri, del quale probabilmente - lo dico con rispetto - non sentiremo la mancanza. In gioco c'è molto di più, cioè la differenza tra uno Stato liberale e garantista (con tutti) e uno oscurantista e giustizialista". Leggi anche: "Il grave errore di Conte". Bechis, cosa non torna sul caso Siri: ora Salvini "avrà mano libera" In questo governo, è la sentenza di Sallusti mai tenero con i 5 Stelle, "Salvini, superstar presso l'opinione pubblica, è un gregario e del resto non potrebbe essere diversamente stanti i numeri in Parlamento". L'unica via di uscita è "fare saltare il governo, non sul signor Siri ma su un principio, quello garantista, ben più importante. Lo farà? Non lo so, ma non penso ne abbia la forza e il coraggio". Di una cosa invece Sallusti è certo: "Questo governo potrà continuare per un po' a fare danni ma politicamente, e in quanto a fiducia e rapporti umani tra le sue componenti, è morto ieri sera". 

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