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Luigi Di Maio brutalizzato da Clemente Mastella: "Sarò franco, mi hai rotto le p***"

Giulio Bucchi
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Anche Clemente Mastella non ne può più di Luigi Di Maio. Il leader grillino, a proposito di Armando Siri, aveva stuzzicato il leader leghista Matteo Salvini: "Far cadere un governo per un sottosegretario mi sembra azzardato,l'ultimo a farlo è stato Mastella". Parole che non sono piaciute al fondatore dell'Udeur, ex ministro della Giustizia nel governo Romano Prodi: "Leggo e vedo che l'onorevole Di Maio continua a tirarmi dentro nella vicenda che riguarda il sottosegretario Siri. Voglio dirgli con estrema franchezza che mi ha letteralmente rotto le p***". Leggi anche: "Cosa conviene fare a Salvini". Ghisleri, le conseguenze del caso Siri sulla Lega "Io mi dimisi, pur ritenendo che fossi innocente - si è sfogato Mastella, oggi sindaco di Benevento -. Convinzione successivamente avvalorata anche dai verdetti giudiziari che hanno restituito piena dignità sia alla mia persona che alla mia famiglia, oltre che al mio partito. L'onorevole Di Maio, anche per ragioni anagrafiche (beato lui!), dimostra ancora una volta di conoscere poco i fatti riguardanti una circostanza in cui, tra l'altro, ebbi scarsissima solidarietà politica ed umana da parte dei miei stessi alleati di governo. È a tutti noto, infatti, che i voti dell'Udeur non furono determinanti per la caduta del governo Prodi per il semplice fatto che i voti contrari furono 161, quelli favorevoli 156 e i parlamentari dell'Udeur erano solo 3, di cui 1 (Cusumano) votò a favore".

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