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Antonio Noto e la trappola M5s a Matteo Salvini: perché la Lega deve rompere subito

Davide Locano
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La parola ai sondaggisti, che non possono più snocciolare cifre ma soltanto analisi. E queste analisi le ha raccolte Il Fatto Quotidiano, che oltre a un intervento di Fabrizio Masia ha raccolto quello di Antonio Noto, il quale sottolinea come "al di là dei numeri c'è una flessione significativa del Carroccio nell'ultimo mese". Per quale ragione? "Più che per episodi specifici, ritengo sia dovuta al fatto che agli italiani non piace la conflittualità soprattutto tra alleati". Insomma, non solo la magistratura: anche i continui bisticci con il M5s e Luigi Di Maio nuocciono gravemente al consenso di Matteo Salvini. Secondo Noto, il ministro dell'Interno "è stato percepito come l'artefice della maggiore conflittualità all'interno del governo, ha trasmesso una sensazione di instabilità agli elettori". Al di là delle responsabilità su tale conflittualità - si potrebbe affermare che la fonte primaria di conflitti sia il M5s - resta un dato di fatto: ora come ora, l'alleanza coi grillini pare far male alla Lega. Circostanza che Salvini potrebbe tenere in considerazione, una buona ragione per archiviare la parentesi dell'esecutivo gialloverde. Magari subito dopo le elezioni Europee. Leggi anche: Salvini parla della fidanzata e gli danno del fascista

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