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Paolo Cirino Pomicino, inciucio con il Pd: l'incontro con Zingaretti e l'ombra del M5s

Cristina Agostini
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Paolo Cirino Pomicino sta flirtando con il Pd. Avrebbe anche incontrario il segretario dem Nicola Zingaretti per offrirgli il suo sostegno elettorale suo e quello di una squadra di suoi fedelissimi per le prossime elezioni europee. I due avrebbero avuto più di un incontro tra Roma e Napoli. "Sono le prove tecniche del futuro governo Pd-Cinque Stelle. L'eminenza grigia del M5S è un ex andreottiano come Vincenzo Scotti, no? Bene: un altro ex andreottiano come Pomicino parteciperà al Pd e aspirerà allo stesso ruolo ed insieme lavoreranno a un'intesa tra Zingaretti e Luigi Di Maio", rivela una fonte del Pd partenopeo a Il Fatto quotidiano. Leggi anche: "Sempre di corsa, mi serve un caffè". Boschi posta, utente commenta: la risposta con cui fulmina la piddina Lo stesso big dem conferma che Pomicino è interessato al Pd: "Quel mondo da qualche parte doveva andare: certo uno come Pomicino non può offrirsi ai Cinque Stelle, Forza Italia si è dissolta, della Lega al sud manco a parlarne. Il Pd forse è rimasta l'ultima forza politica che può definirsi un partito, con il quale dialogare". E Zingaretti, da parte sua, sarebbe disposto a prenderlo perché Pomicino "non ha chiesto nulla in cambio. Ed a uno che ti propone di portarti qualche voto e basta, tu che fai? Gli dici di no?". E mentre i suoi stessi fedelissimi cominciano a sollevare qualche dubbio, Pomicino gongola: "Scelgo un partito che si differenzia dagli altri, è l'unico partito non personalizzato. C'è stato un tentativo di personalizzarlo ma è stato sconfitto", dice riferendosi a Matteo Renzi. 

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