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Silvio Berlusconi? No, Urbano Cairo, indiscreto-Minzolini: il piano del M5s per far fuori l'editore

Gino Coala
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L'ultima battaglia lanciata da Luigi Di Maio e il M5s sul contrasto al conflitto di interessi per i politici imprenditori punta a un obiettivo ben diverso da Silvio Berlusconi. In Forza Italia ne erano già convinti da giorni, a partire da Antonio Tajani, ma è Augusto Minzolini sul Giornale a chiarire contro chi i grillini abbiano puntato l'arma. Nel loro mirino c'è innanzitutto l'editore Urbano Cairo, visto dall'aspirante moderato Luigi Di Maio come l'unico oggi in grado di contendergli quel mare vasto di voti oggi orfano di punti di riferimento. Leggi anche: Urbano Cairo contro la super-Lega: bordate alla Uefa e Andrea Agnelli Cairo si è ritrovato quasi in automatico a terrorizzare con la sua sola figura chi governa oggi in Italia, visto soprattutto quanta fiducia riesca a raccogliere da buona parte di quell'elettorato che proprio non si ritrova nella Lega o nel M5s. Come riporta poi Minzolini, quel che più fa irritare Di Maio è proprio l'atteggiamento del patron di La7 e Corriere della sera. Cairo non si è mai sbilanciato fino in fondo su una sua possibile carriera politica, né però rifiuta del tutto l'idea. Ed è proprio questo nicchiare che manda ai matti il vicepremier grillino: "Certo che c'è uno spazio enorme - aveva ammesso un mese fa Cairo - su questo non c'è dubbio. Se sono tentato? Anche se lo fossi, non lo direi ora. A che pro? Mica si vota oggi, non è che uno scende in campo alle elezioni europee. Sarebbe solo una mossa avventata. Per usare il linguaggio del marketing, richierei solo di bruciare un prodotto, di svelarne qualità e segreti, con l'unico risultato di logorarlo".

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