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Matteo Salvini, la mossa per ottenere la benedizione di Donald Trump e diventare premier senza Luigi Di Maio

Cristina Agostini
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Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono ai ferri corti. Il vicepremier leghista sarebbe pronto alla crisi e a tornare al voto a settembre per candidarsi premier del centrodestra. A darne conferma, riporta La Repubblica in un retroscena, sarebbe la visita a Washington, del leader della Lega. Con ogni probabilità, l'8-9 giugno, quando incontrerà il vicepresidente Mike Pence. Un incontro a cui Salvini e Giancarlo Giorgetti lavorano da mesi.  L'obiettivo è ottenere la benedizione del governo Usa targato Donald Trump. Un passo obbligato, considerando l'importanza di un appoggio americano, secondo il Carroccio, per riuscire a conquistare Palazzo Chigi senza il Movimento 5 stelle. In quest'ottica si leggono i continui incontri di Salvini con l'ambasciatore americano a Roma e l'operazione diplomatica di Giorgetti con diversi esponenti dell'amministrazione americana. Leggi anche: "Ordini da te non ne prendo". Salvini sventola il dito in faccia a Conte: la dichiarazione di guerra Insomma, Salvini che si sente sotto assedio è ormai pronto ad ascoltare il consiglio del sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio che da tempo gli suggerisce di rompere con Di Maio e tornare alle urne a settembre. Il punto è come e su cosa rompere. Di solito infatti chi rompe paga in termini di perdita di consenso. Tant'è. La rottura più probabile potrebbe essere sulla flat tax. 

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