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Sergio Mattarella ha deciso: al voto a settembre per la prima volta nella storia

Davide Locano
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Ogni giorno la crisi di governo sembra farsi più vicina. Lo confermano le battute di Giuseppe Conte, le parole di Matteo Salvini e i silenzi di Luigi Di Maio. Ovvio, dunque, che Sergio Mattarella debba prepararsi all'eventualità. E stando a quanto trapela dal Quirinale lo starebbe facendo, eccome. Il capo dello Stato ha una priorità assoluta, ovvero che venga approvata una manovra il prossimo autunno con un governo solido, ben in sella. In ballo c'è la tenuta dei conti pubblici e soprattutto è fondamentale evitare l'esercizio provvisorio. Dunque Mattarella si trova davanti a due possibili scenari. Il primo è anche quello più probabile: voto a settembre, nella seconda metà del mese per la prima volta nella storia della Repubblica. Le Camere dovranno essere sciolte nella seconda metà di luglio: dopo il voto sarebbe cura del nuovo governo varare una finanziaria che, per certo, sarà durissima e difficilissima. Il secondo scenario è invece che sia il governo gialloverde ad accollarsi la manovra, come ultimo atto prima di far calare il sipario sulla strana collaborazione Lega-M5s. Ma poiché ora come ora sembra davvero impossibile una convivenza fino all'autunno, e soprattutto perché sembra ingestibile affrontare una simile manovra con una maggioranza in cui lo scontro è all'ordine del giorno, lo scenario in assoluto più accreditato - da Mattarella in persona - è il primo. La tavola sembra insomma imbandita per un voto a settembre che, semplicemente, non ha precedenti. Leggi anche: Fonti grilline confermano a Bechis: governo al capolinea

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