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Silvio Berlusconi, ultima rivoluzione: elezione dei vertici di Forza Italia, poi nuovo partito

Giulio Bucchi
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Dopo gli annunci dei giorni scorsi, la rivoluzione di Forza Italia comincia a prendere forma. Ieri Silvio Berlusconi ha iniziato a pensare al futuro durante un pranzo con i big azzurri riuniti a palazzo Grazioli (erano presenti Letta, Baldelli, Romani, Galliani, Ravetto, Ronzulli, Ghedini, Gelmini, Bernini, Giacomoni, Brunetta, Fontana, Barachini, Occhiuto, Gasparri, Messina e Schifani). Leggi anche: Berlusconi, emergenza pura. A chi affida la poltrona-chiave dentro Forza Italia Il piano del Cav (in vista del Comitato di presidenza previsto per oggi e della riunione dei Gruppi parlamentari che si svolgerà la prossima settimana) prevede la convocazione di un importante Consiglio nazionale per il 25 giugno, nel corso del quale metterà ai voti un progetto di profonda trasformazione della struttura di Fi, con l' elezione di un coordinamento nazionale, composto da tre o quattro big (si sono fatti i nomi di Carfagna, Giacomoni, Bernini, Gelmini e anche Toti), e di uno a livello regionale, con la previsione di sistemi elettorali, adeguatamente regolamentati, per la selezione della nuova classe dirigente. Berlusconi ha poi annunciato l' indizione di un Congresso nazionale, che dovrebbe svolgersi a fine settembre e che definirà i futuri assetti del movimento. I presenti hanno convenuto sull' opportunità del percorso e sulla necessità che Berlusconi continui a svolgere, oltre ai nuovi compiti in Europa, il suo ruolo di guida e di leader. Per quanto riguarda le alleanze, Berlusconi, raccontano, è convinto che il centrodestra unito abbia un futuro con Matteo Salvini e avrebbe rilanciato l' idea di una federazione tra Fi, Lega e Fdi. Ci sarebbe, hanno raccontato alcuni presenti all' Adnkronos, anche un piano B: l' ipotesi di un "centrodestra italiano", così lo avrebbe definito, che sarebbe una sorta di partito unico di centrodestra. di Alberto Busacca

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