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Luigi Di Maio bastona Salvini e Grillo: "Niente ritorni all'origine e non si deve andare avanti a ogni costo"

Giulio Bucchi
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"No alla flat tax in cambio dell'aumento dell'Iva", spiega Luigi Di Maio, e "niente ritorni alle origini". In un colpo solo, il leader del Movimento 5 Stelle stoppa sia Matteo Salvini sia Beppe Grillo.  Leggi anche: "Salvini, ferma questa roba". Feltri, appello contro Di Maio e i fannulloni M5s In un'intervista al Corriere della Sera, il vicepremier grillino spiega di aver in comune con il fondatore dei 5 Stelle, che ha incontrato qualche giorno fa, l'idea di una riorganizzazione del Movimento ma di non avere alcuna intenzione di tornare alla struttura garibaldina e un po' naif degli inizi. Esattamente l'opposto di quanto auspicava il comico in un intervento sul Fatto quotidiano poche ore prima. Sul fronte governo, la tensione se possibile è ancora più alta. Il vertice su economia, manovra e flat tax non è andato bene, Di Maio mette qualche paletto alla "rivoluzione fiscale" dell'alleato Salvini anche se a bocce ferme, giovedì mattina in un'intervista a Radio Anch'io su Rai Radiouno, il ministro del Lavoro corregge un po' il tiro. Gli chiedono se sia vero che Salvini, stizzito per i no del ministro Tria, abbia lasciato Palazzo Chigi a metà incontro: "C'ero anche io e non mi risulta che sia andata così. I retroscena sono questioni che riguardano chi li scrive". Poi però sibillino Di Maio aggiunge: "Non bisogna andare avanti a tutti i costi. Nessuno si vuole fare desiderare, siamo qui per fare cose concrete". 

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