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Matteo Salvini, Eduard Limonov: "BuzzFeed è una testata screditata, come si può prenderla sul serio?"

Caterina Spinelli
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"BuzzFeed è una testata screditata", parola di Eduard Limonov, il 76enne diventato celebre grazie alla biografia romanzata di Emmanuel Carrère. L'uomo che è tutto e il contrario di tutto, un po' come il Partito nazional bolscevico (oggi fuorilegge e dall'insolita bandiera nazista ma con falce e martello al posto della svastica) da lui fondato assieme ad Aleksandr Dugin, il politologo russo con cui Gianluca Savoini avrebbe trattato per ottenere finanziamenti per la Lega. "In passato BuzzFeed ha pubblicato articoli sul Russiagate smentiti dallo stesso Robert Mueller. Come si può prenderla sul serio?. Innanzitutto, Matteo Salvini non era presente a questo presunto incontro all'hotel Metropol, quindi non gli si può rimproverare nulla. I tre russi potrebbero essere chiunque, persino specialisti delle prese in giro..." ha riferito alle pagine di Repubblica. Leggi anche: Salvini inquieto dopo l'affaire Metropol: "Cosa ci sarebbe dietro". Parole del Cav Per il 76enne la questione dei presunti fondi russi è chiara: "Attorno ai politici girano sempre dei ragni, personaggi-ombra, agenti dei servizi segreti. Un politico deve stare attento a chi incontra. Io cerco sempre di avere un dossier sulle persone che mi tocca incontrare. A chi non ha tanta esperienza in politica, possono capitare incidenti del genere". E a chi gli chiede cosa pensa dell'altrettanto presunto asse tra Lega, Fpö in Austria, Afd in Germania e l'ex Fn Francia di cui parla Savoini nell'audio, Limonov risponde: "Vogliono creare una sorta di Internazionale degli euroscettici. Alle parlamentari europee hanno guadagnato voti. Tutto cambia: il vecchio non si vuole arrendere, il nuovo vuole vincere. Io sto sempre con il nuovo".

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