Cerca
Logo
Cerca
+

Matteo Salvini, voci sul piano dopo il caos-Tav: il governo va avanti senza Giuseppe Conte?

Davide Locano
  • a
  • a
  • a

E adesso che si fa? Dopo il voto sulle mozioni sulla Tav che hanno plasticamente spaccato il governo gialloverde, con Lega e M5s divisi anche in aula, le voci di crisi si rincorrono selvagge. Non solo, Matteo Salvini avrebbe chiesto ai suoi di "non prendere voli intercontinentali", insomma di essere reperibili, perché la crisi sarebbe imminente (l'sms con cui sarebbe arrivata la richiesta ai parlamentari leghisti, però, è stato smentito). Per certo, il quadro politico è esplosivo, la situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro. Una delle principali ipotesi, di cui vi abbiamo già dato conto, è che l'emergenza possa rientrare con le dimissioni di Danilo Toninelli, di fatto sfiduciato dal voto sull'alta velocità. Lo stesso Toninelli di cui Lega e Salvini chiedono la testa da tempo. Leggi anche: Alberto Airola difende la Tav in aula così: disastro assoluto Ma potrebbe non bastare. Secondo fonti del Carroccio citate da affaritaliani.it, il vicepremier potrebbe puntare più in alto: un rimpasto più profondo, che non riguardi soltanto Toninelli insomma, ma che potrebbe interessare altre due caselle. Quali siano, è noto da tempo: il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e il titolare di via XX Settembre, Giovanni Tria, anche lui più volte attaccato da Salvini negli ultimi giorni. Le divergenze con Tria sulla riduzione della pressione fiscale e del deficit, non sarebbero più riducibili. Eppure non è ancora finita. Perché le stesse fonti danno conto di un'altra, suggestiva, clamorosa, ipotesi. Nel mirino potrebbe esserci niente meno che Giuseppe Conte. Tra le condizioni che Salvini potrebbe porre per portare avanti questo governo potrebbe esserci proprio un cambio a Palazzo Chigi. Svolta radicale, insomma. Condizione estrema, con la quale - forse - in verità il ministro dell'Interno vuole proprio arrivare a una crisi, che però non vuole aprire ora, nelle ore immediatamente successive al voto sulle mozioni Tav. Il Parlamento sta per andare in vacanza. Ma le vacanze, insomma, potrebbero terminare a tempo record.

Dai blog