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Matteo Salvini, Augusto Minzolini: "Ecco la vera ragione del nervosismo di Salvini". Conte-bis in arrivo?

Caterina Spinelli
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"Matteo Salvini ora punta alle elezioni in primavera e per lui sarebbe difficile mettere in piedi un Conte bis ora e, poi, togliergli la fiducia tra qualche mese. Il nervosismo del vicepremier leghista nasce proprio dalla consapevolezza che si sta complicando la strada per le urne nel 2020" spiega Augusto Minzolini sulle colonne del Giornale. Al leader leghista, infatti, è stato messo di fronte non solo l'avviso che non può essere l'attuale esecutivo a gestire le elezioni, ma anche l'avvertimento che con l'approvazione il 9 settembre del provvedimento sul taglio dei parlamentari, il Quirinale dovrà garantire che l'iter arrivi a compimento prima del voto. Leggi anche: Matteo Salvini, "alla Lega non interessa qualche poltrona in più" "Certo - prosegue la firma del quotidiano di Sallusti- ci sarebbero i tempi per votare a giugno. Ma il vicepremier leghista potrebbe essere il bersaglio di una manovra ancora più complessa: la diminuzione del numero dei parlamentari, infatti, renderebbe l'attuale legge elettorale estremamente maggioritaria. La Lega, con gli attuali sondaggi, potrebbe davvero correre da sola e assicurarsi la maggioranza in Parlamento. Così, in teoria, Salvini avrebbe la forza di nominare successore di Mattarella chiunque voglia". Intanto però qualcosa si muove: "Cambiamo la legge elettorale confida Walter Verini, piddino di credo zingarettiano: via la parte maggioritaria e lasciamo solo il proporzionale. Sarebbe un modo per salvaguardare gli equilibri istituzionali. Altrimenti c'è il rischio autoritario: Salvini potrebbe mandare sul Colle anche il suo segretario. Un obiettivo del genere vale un governo di scopo". Ecco perché - secondo Minzolini - il vicepremier leghista è tentato dalla crisi, ma sa di correre il rischio di non avere poi le urne.

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