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Papa Francesco apre la campagna elettorale contro Salvini: "Il sovranismo ci porterà in guerra"

Maria Pezzi
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Il Papa non perde tempo e apre a tempo record la sua campagna elettorale. Per attaccare ovviamente il sovranismo (Salvini non lo nomina). Nel giorno del 41° anniversario della morte di san Paolo VI, pontefice a cui è particolarmente affezionato, Bergoglio concede una lunga intervista alla Stampa. "In questa giornata cerco sempre un momento per scendere nelle Grotte sotto la Basilica e sostare, da solo, in preghiera e silenzio davanti alla sua tomba. Mi fa bene al cuore".  Dopo i convenevoli, si passa al sodo. Alla domanda sul sovranismo, Papa Francesco si schiera. Ovviamente contro, scomodando addirittura in Fuhrer. "Il sovranismo è un atteggiamento di isolamento. Sono preoccupato perché si sentono discorsi che assomigliano a quelli di Hitler nel 1934. 'Prima noi. Noi noi': sono pensieri che fanno paura". E ancora: "Il sovranismo è chiusura. Un paese deve essere sovrano, ma non chiuso. La sovranità va difesa, ma vanno protetti e promossi anche i rapporti con gli altri paesi, con la Comunità europea. Il sovranismo è un' esagerazione che finisce male sempre: porta alle guerre". Per approfondire leggi anche: Maria Giovanna Maglie contro Papa Francesco Stessa solfa sui cosiddetti populismi: "All'inizio", dice Bergoglio, "faticavo a comprenderlo perché studiando Teologia ho approfondito il popolarismo, cioè la cultura del popolo: ma una cosa è che il popolo si esprima, un'altra è imporre al popolo l' atteggiamento populista. Il popolo è sovrano (ha un modo di pensare, di esprimersi e di sentire, di valutare), invece i populismi ci portano a sovranismi: quel suffisso, 'ismi', non fa mai bene".

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