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Alessandro Sallusti, guaio per Matteo Salvini: il dubbio sulla volontà di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Caterina Spinelli
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"Voto subito o nuovo governo di solidarietà nazionale, da una parte o dall'altra, attraverso alleanze anomale in base al vecchio principio che il nemico del mio nemico è mio amico". Alessandro Sallusti non lascia scampo a quei partiti che in queste concitate ore, prima della definitiva caduta di governo, cercano alleanze un po' ovunque. "Per quello che interessa a noi - prosegue il direttore del Giornale - il punto non può che essere il seguente: Matteo Salvini, in caso di vittoria elettorale (cosa molto probabile), intende governare con il vecchio centrodestra o avventurarsi in qualche nuovo contratto a suo assoluto piacimento? Se la risposta fosse: Sì, blindo i miei vecchi alleati è ovvio che da questi riceverebbe nelle prossime ore tutto l'aiuto che serve in Parlamento (e nelle consultazioni con Mattarella)". Leggi anche:Sallusti: "Salvini deve prima trovare un accordo con Berlusconi" "Ma se viceversa la risposta dovesse continuare a essere vaga, o addirittura diventare un no, non si capisce perché Berlusconi e la Meloni dovrebbero prestarsi gratuitamente a togliergli le castagne dal fuoco, per poi essere abbandonati al loro destino". Sallusti se la prende in particolare con il "redivivo" Beppe Grillo, oltre che con il "ringalluzzito Matteo Renzi". I due infatti, nelle ultime ore hanno aperto l'ipotesi di una possibile alleanza. Tutta da ridere, ovviamente.

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