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Matteo Renzi, l'indiscrezione sul piano segreto per governare con il M5s: chi vuole come premier

Giulio Bucchi
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Prova il tutto per tutto, Matteo Renzi. La sua proposta di "governo istituzionale" tra Pd e M5s è stata accolta con malcelato entusiasmo dai parlamentari grillini terrorizzati dall'idea di perdere subito la poltrona, con più freddezza (almeno di facciata) dai leader. "Non mi siederemo mai a trattare con lui", ha rassicurato Luigi Di Maio via Facebook, in un video a uso e consumo dell'elettorato a 5 Stelle. Ma secondo il Fatto quotidiano, il possibile "accordicchio" con i pentastellati si poggerebbe su tre pilastri, appetibili per big, peones e simpatizzanti pentastellati.   Leggi anche: Una clamorosa voce dal Quirinale. Crisi, l'inatteso assist di Mattarella a Salvini "Deficit 2020 vicino al 2,9% per evitare che la legge di Bilancio sia troppo sanguinosa, appoggio dei gruppi parlamentari del Pd o, se il segretario Nicola Zingaretti si oppone, di gruppi autonomi composti da renziani e fuoriusciti da Forza Italia". E, soprattutto, un nome molto ghiotto da piazzare a Palazzo Chigi: il magistrato Raffaele Cantone, presidente dell'Anticorruzione e chiaramente digeribile da quegli inguaribili manettari dei grillini. Cantone lascerà il suo posto a settembre "in polemica con Conte, ma i suoi rapporti con il M5s sono sempre stati abbastanza positivi", ricordano sibillini al Fatto. "Il governo Renzi-M5s si reggerebbe sul progetto di riduzione dei parlamentari, riforma costituzionale cui manca l'ultimo voto in settembre. Poi, con o senza referendum confermativo, ci vorranno mesi per aggiustare di conseguenza i collegi elettorali". E come ricordato da più parti, se si comincia non è impossibile poi pensare di arrivare al 2022, la fatidica data in cui il Parlamento voterà l'erede di Sergio Mattarella al Colle. Una data in cui nessuno vuole essere all'opposizione.

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