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Giancarlo Giorgetti, nuova bomba: "Voto o governo elettorale per congelare l'Iva". Inizia un'altra partita

Giulio Bucchi
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Elezioni a fine ottobre o un governo elettorale per congelare l'Iva: è l'auspicio del sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che in un'intervista a Repubblica spiega di ritenere che "possa ancora che possa prevalere il buon senso e che ci siano le condizioni per andare al voto entro il 27 ottobre". Ma il numero 2 della Lega conferma il significativo scarto rispetto alla linea iniziale di Matteo Salvini: sul tavolo non c'è solo l'opzione urne anticipate. Leggi anche: "La minaccia dei poteri forti". Bisignani: il vero pericolo che corre Salvini "Che un governo si insedi anche un mese dopo, a fine novembre, e appronti una manovra, intanto per congelare l'Iva. Lo ha già fatto Gentiloni nel 2017. Poi serviranno misure politiche, concrete. E su quelle abbiamo già le idee chiare", ha aggiunto Giorgetti. "Sarebbe davvero singolare che si perda altro tempo", ha osservato il sottosegretario leghista, "non vogliono elezioni in autunno? A quel punto la cosa quasi inevitabile è che si insedi un governo elettorale fino al voto e che presenti un bilancio a legislazione vigente, come si dice in gergo. E poi un decreto a fine anno con misure in vigore da gennaio: a cominciare dalla sterilizzazione dell'aumento dell'Iva, ovviamente. Purché a inizio anno si torni davanti agli elettori". "Premesso che spetta al capo dello Stato convocare le urne quando lo ritiene opportuno", ha affermato Giorgetti, "gli altri devono spiegarci perché non ha senso andare al voto subito dopo la riforma e invece sarebbe coerente approvare il taglio dei parlamentari e poi perpetrare la legislatura per altri quattro anni. Qualcosa non torna".

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