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Sergio Mattarella, il retroscena sull'inciucio Pd-M5s: "Stavolta non lo accetterà", Di Maio umiliato

Giulio Bucchi
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Al Quirinale è l'ora del pessimismo. Secondo un retroscena del Corriere della Sera, i consiglieri di Sergio Mattarella fanno sapere che "sarà molto difficile risolvere questa crisi evitando le elezioni d'autunno". E questo nonostante Pd e M5s, i partiti interessati dall'inciucio, stanno trattando a ritmo serrato, facendo anche cadere tabù come la conferma di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.  Leggi anche: "Il governo più comunista di sempre, e sotto al Quriinale...". Bisignani sa cosa ci aspetta Ma il Colle è scettico, soprattutto perché sa con chi ha a che fare. Tra Lega e 5 Stelle pare finita, anche se c'è chi da entrambe le parti continua a premere per un riavvicinamento che non aiuta certo a sbrogliare la matassa. Si giocherà tutto sui toni e le sfumature del discorso di Conte martedì al Senato, anche se le sue dimissioni al momento non sono in discussione. Quindi si partirà con il classico giro di consultazioni tra mercoledì e giovedì, dopo le quali il presidente "verificherà in concreto, numeri alla mano, se esista una maggioranza contraria alle urne". Se ci sarà, e al momento l'ipotesi è concreta, concederà più tempo agli interessati. "Ma senza che qualcuno possa illudersi di tirarla per le lunghe - sottolinea il quirinalista del Corsera Marzio Breda -. Insomma: il presidente della Repubblica non permetterà una replica del gioco dei due forni messo in scena dai 5 Stelle dopo le ultime elezioni politiche e che snervò il Paese per 89 giorni", una tattica che portò Di Maio a trattare coi dem e poi con Salvini, obbligando Mattarella a tre giri di consultazioni e due mandati esplorativi. Stavolta non c'è tempo, stavolta non si scherza più.

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